Non c’è nulla di male a sentirsi e ad essere stanchi. Stanchi di sentire chiacchiere e vedere pavoni gonfi e tronfi (senza ragion d’esser tali). Stanchi di falsi moralismi, quelli che valgono solo quando si punta il dito verso gli altri, quelli che non tengono in considerazione le circostanze “degli altri” ma che guardano solo all’accusa “a tutti i costi”. Così, solo per il gusto di dissentire. Falsi moralismi che non vengono mai e poi mai applicati a sé stessi.
Ebbene sì! Comincia così l’avventura di questo blog dedicato a raccontare Cassano delle Murge da un punto di vista diverso da quello che sedicenti informatori vogliono mostrare. Diverso da quello che piccoli pulcinella di paese, a dovere ammaestrati, devono a tutti i costi propinarci sui social.
Badate bene: non c’è solo polemica nei pensieri di chi scrive! C’è tanto rispetto per chi si rimbocca le maniche e propone, si attiva, parla e si muove. Ci sono CONSIDERAZIONI a freddo e a caldo (non fa mai male sputare fuori un po’ di parole a caldo: è terapeutico e aiuta chi legge a guardare le cose con occhi “simili” a quelli di chi scrive).
A caldo possiamo pensare al “bello” di ogni iniziativa: a quanto sia aggregante, a quanto sia piacevole ritrovarsi in una notte d’estate tutti insieme in piazza a celebrare l’allegria. E possiamo star qui a dirne mille di queste bellissime frasi. Ma a freddo? Cosa resta di questa e di tante altre idee e serate conviviali? Per chi scrive resta sempre un po’ di amarezza. Perché?
Per la poca, pochissima trasparenza nella gestione-supporto-organizzazione dell’evento. Certo, nessuno vuol cimentarsi a fare l’uccelletto del malaugurio, tuttavia serve porre l’accento su alcuni aspetti:
- in base a quali criteri alcuni sono rimasti “fuori” e invece altri avevano un posticino prenotato sin dall’inizio?
- perché si concede di chiudere un occhio su normative igienico-sanitarie in alcuni casi (come questo) e invece in altri si diventa rigidi come mazze di scopa?
- perché, se vietate, vengono messe in bella mostra bottiglie di vetro et similia? E perché nessuno ha preso provvedimenti?
- quale scellerata gestione e organizzazione prevederebbe di far ammassare rifiuti su rifiuti senza differenziare? (o almeno in gran parte senza differenziare…)
Il perché di questi quesiti? Semplice: ormai chi scrive non sopporta più la “nuova generazione del selfie”. Quelli che arrivando ai 50 hanno imparato a riprendersi in qualsiasi veste e abbigliamento pur di essere sempre col sorriso splendente a mostrare sui social false belle opere ed azioni. Quelli che predicano l’ecologia con post smaglianti e poster luccicanti da palchi ben amplificati, ma che poi della sostenibilità non ne sanno nulla e ne praticano ancora meno. False foto, falsi moralismi.
Chi ci è rimasto in bianco? Non solo quelli che non ce l’hanno fatta a partecipare. Ma anche tutti coloro che ancora una volta restano delusi dalle bellissime parole trite e ritrite e da azioni ridicole.
P.S. questo è solo il primo “delicato” capitolo di una serie di storielle che racconteranno Cassano delle Murge.